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Il Mercato Energetico Europeo tra sfide geopolitiche e transizione: il panorama italiano e le dinamiche globali

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Negli ultimi due rapporti energetici pubblicati da Duferco Energia emerge una panoramica dettagliata delle dinamiche che stanno caratterizzando il mercato del gas naturale e dell’energia elettrica in Europa. I dati presentati non solo fotografano lo stato attuale, ma offrono anche una proiezione di ciò che ci si potrebbe aspettare nel breve termine, con implicazioni che vanno oltre il semplice andamento dei prezzi, riflettendo i profondi cambiamenti in atto a livello geopolitico ed economico globale.

Il contesto Europeo del gas naturale: preparativi per l’inverno

Uno dei temi centrali dei rapporti riguarda lo stato degli stoccaggi di gas naturale in Europa. L’Italia, come buona parte dei paesi europei, ha raggiunto il target fissato dalla Commissione Europea per il riempimento degli stoccaggi di gas in vista dell’inverno. Già a metà agosto 2024, il livello di riempimento in Italia aveva superato il 90%, soglia minima stabilita per garantire la sicurezza delle forniture nei mesi invernali. Tuttavia, alla fine di settembre, il riempimento ha superato il 95%, una soglia che offre ulteriore tranquillità in termini di disponibilità di gas durante la stagione fredda.

Non solo l’Italia, ma anche la Francia ha raggiunto livelli simili: nonostante in primavera avesse mostrato un significativo ritardo rispetto alla media europea, con tassi di riempimento molto più bassi, la Francia è riuscita a recuperare terreno e oggi si presenta con uno stoccaggio superiore al 90%.

Tuttavia, il contesto geopolitico aggiunge incertezze alla sicurezza delle forniture, poiché l’accordo di transito del gas russo attraverso l’Ucraina, una delle principali vie di accesso all’Europa, scadrà alla fine del 2024. Siccome non verrà rinnovato, si apre una nuova fase di dubbio su come l’Europa garantirà le forniture di gas a lungo termine, soprattutto in un contesto in cui le sanzioni alla Russia e le tensioni tra Mosca e Kiev rimangono elevate.

Alcuni report non confermati indicano che l’Ucraina potrebbe consentire il transito di gas proveniente dall’Azerbaigian, anche se una parte di questo gas potrebbe essere di origine russa. Questa notizia, sebbene non ancora ufficiale, ha già iniziato a influenzare i mercati, portando a una leggera riduzione dei prezzi del gas e dell’energia elettrica nella seconda metà di settembre.

Andamenti recenti dei mercati Spot e Forward dell’energia elettrica

L’andamento dei prezzi dell’energia elettrica in Italia e in Europa rappresenta un altro tema chiave trattato nei report di Duferco. In Italia, durante la settimana del 24 settembre 2024, il PUN (Prezzo Unico Nazionale) si è stabilizzato su una media di 114,5 €/MWh per i giorni feriali, con un aumento di 2 €/MWh rispetto alla settimana precedente. Questo lieve rialzo ha rispecchiato un trend generale di stabilità, con variazioni relativamente contenute anche per il PSV (Punto di Scambio Virtuale) del gas, che ha chiuso la settimana a 38 €/MWh.

Passando alla settimana del 1 ottobre 2024, i mercati hanno continuato a mostrare una certa volatilità: il PUN ha registrato una media settimanale di 116,2 €/MWh, in leggero aumento rispetto ai giorni precedenti, segnalando la difficoltà del mercato elettrico italiano di seguire una traiettoria chiara. Anche i prodotti forward, che riflettono le aspettative del mercato per il futuro, hanno mostrato un leggero aumento, con il CAL25 power (contratti con scadenza nel 2025) che ha chiuso la settimana a 110 €/MWh, mentre il PSV ha registrato un incremento simile, attestandosi a 39 €/MWh.

Un confronto tra i prezzi dell’energia elettrica in Europa

Un confronto con gli altri paesi europei rivela una situazione piuttosto complessa per l’Italia. Storicamente, l’Italia è uno dei paesi con il prezzo dell’energia elettrica più alto in Europa, e questo trend non sembra destinato a cambiare nel breve periodo. Mentre paesi come la Spagna e la Francia sono riusciti a contenere l’aumento dei prezzi grazie all’adozione massiccia di energie rinnovabili e al nucleare, l’Italia continua a lottare con costi energetici più elevati.

In particolare, la Spagna è stata pioniera nell’implementazione delle energie rinnovabili, e questo le ha permesso di ridurre drasticamente i costi dell’energia elettrica. Secondo i dati riportati, in alcuni mesi del 2024, i prezzi spagnoli sono stati fino a cinque volte inferiori a quelli italiani. Questa differenza sostanziale è legata non solo alla maggiore dipendenza dell’Italia dalle fonti tradizionali, ma anche alle scelte politiche ed energetiche fatte nel passato.

Anche la Francia ha visto una riduzione dei prezzi dell’energia grazie al suo mix energetico, fortemente sbilanciato verso il nucleare e le rinnovabili. La Francia è riuscita a riportare i prezzi dell’elettricità ai livelli pre-crisi energetica, creando un margine competitivo notevole rispetto all’Italia.

Invece, la situazione in Germania è più contrastata. Pur mantenendo un prezzo dell’energia più basso rispetto all’Italia, la Germania non è riuscita a seguire il trend di recupero della Francia e della Spagna, e continua a pagare un prezzo dell’energia elettrica superiore a questi due paesi.

Dinamiche globali e impatti sui mercati energetici

Le dinamiche energetiche globali stanno esercitando una forte influenza sui mercati europei. La Cina, per esempio, è stata al centro dell’attenzione globale a causa delle sue iniziative economiche volte a stimolare la domanda interna. A fine settembre, la Cina ha annunciato un piano di iniezione di liquidità per sostenere la ripresa economica, un’operazione che potrebbe influenzare pesantemente i mercati energetici mondiali, specialmente per quanto riguarda la domanda di gas naturale liquefatto.

Anche l’escalation delle tensioni in Medio Oriente sta alimentando incertezze sui mercati dell’energia. Questi sviluppi geopolitici hanno avuto un impatto immediato sui prezzi forward, creando preoccupazioni sulla stabilità dell’offerta di gas e petrolio, ma non hanno influenzato in modo significativo i prezzi spot, che si sono mantenuti relativamente stabili.

Il mercato energetico europeo si trova in una fase di profonda trasformazione, influenzato da fattori sia interni che esterni. Mentre alcuni paesi come la Spagna e la Francia riescono a beneficiare di un mix energetico più sostenibile e a basso costo, l’Italia continua a fare i conti con costi elevati, con effetti che potrebbero ripercuotersi sulla competitività economica nazionale.

L’incertezza geopolitica, combinata con le dinamiche globali, come la crescente domanda di energia da parte di potenze economiche come la Cina, suggerisce che i mercati energetici rimarranno volatili nei prossimi mesi. Con l’inverno alle porte, sarà cruciale per i paesi europei monitorare attentamente l’evoluzione dei mercati del gas e dell’energia elettrica, garantendo allo stesso tempo una pianificazione adeguata per evitare shock alle forniture.